di
Francesco Zanotti

Certo è una tesi
nuova, positiva, ma mi si lasci dire che è … da completare? E, poi, mi si
lascia aggiungere un’altra cosa?
Tesi nuova, ma “da
completare” ...
La ragione è semplice: il fatto che l’attività di impresa non è
solo economica, ma anche sociale, politica, istituzionale e culturale dovrebbe
essere assodato. Vale l’esempio, in
negativo, delle banche di Zingales. Ma vale anche l’esempio positivo del
miracolo economico italiano dove una coalizione informale (e positiva) di
imprenditori ha costruito una nuova società. E la logica con cui affrontare le “altre”
dimensioni dell’attività di impresa non dovrebbe essere sanzionatoria, ma
progettuale. E’ necessario costruire un’altra grande coalizione progettuale che
comprenda tutti gli attori che operano in tutte le dimensioni della società per
costruire una nuova economia ed una nuova società.
Questo rapporto complesso
tra imprese e società (che dovrebbe diventare progettuale) non dovrebbe, però,
essere solo riconosciuto dall’antitrust, ma, in primis, anche da chi progetta
il futuro strategico delle imprese. Ma questo non accade: se voi date una
occhiata a tutti i Piani Strategici delle imprese del FTSE MIB della borsa
italiana, neppure una fa cenno, nel suo piano strategico, alle dimensioni
diverse da quelle economiche dell’attività di business. Tutte relegano questa
considerazione nel Bilancio di Sostenibilità. Come a dire che le dimensioni
diverse da quelle economiche dell’attività di impresa sono da affrontare solo con
la logica della rendicontazione
contabile.
L’altra cosa: il trust
culturale. Informale e del tutto inconsapevole. Che ognuno di noi, come tutti i
trust culturali, può spezzare domani mattina … studiando.
Ecco il trust
culturale: ci siamo adagiati (si tratta di un trust costruito socialmente) nella
visione del mondo proposta dalla fisica classica che ha certamente prodotto
quel capolavoro sociale che è la società industriale. Ma che ora, quando questo
modello sociale è da superare, fa da freno sostanziale anche se non percepito, da progettare insieme una nuova società. Rende lo stesso progettare sociale “inconcepibile”.
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