martedì 17 luglio 2012

La bandiera bianca della conservazione

di
Francesco Zanotti

Lo spread infuria, il pane (tra un po’) ci manca … e sui ponti della nostra Italia cosa sventola?
Sventola, viene raccontato con orgoglio al mondo, un grande Progetto di Sviluppo per il nostro Paese? No! Sventolano piccole bandiere che propongono, come fosse una grande speranza, il prossimo Vertice (Europeo, di Capi di Stato, di Ministri delle Finanze, G qualcosa …). E poi, subito dopo il Vertice, queste bandiere piano piano si ammosciano perché in genere non succede nulla …
Ci mancano idee? No! Basta leggere i nostri blog, ce ne sono in abbondanza. Soprattutto si trova una grande prospettiva: una nuova visione del mondo come linguaggio per costruire socialmente un grande Progetto Paese.
E allora? Allora i tecnici sono costretti a difendere la vecchia visione del mondo (un riduzionismo banalotto) che li fa tecnici. I politici sono assolutamente convinti che la conoscenza non faccia vincere le elezioni … perché il loro obiettivo dichiarato esplicitamente è il vincere le elezioni, non costruire un grande Progetto di Sviluppo per il nostro Paese.
La bandiera che sventola ha iscritta nella sua filigrana profonda ed indelebile la filastrocca della conservazione che, in diversi modi, è la strategia fondamentale delle nostre classi dirigenti. Tecniche o politiche che siano.

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