di
Francesco Zanotti
Il suo titolo: “Il rigore tedesco ingabbia l’Europa".
La conclusione del suo articolo è che la BCE, fino ad ora è riuscita a
far guadagnare tempo alle classi dirigenti Europee. Aggiungo io: non solo alle
classi dirigenti politiche, ma anche alle finanziarie, imprenditoriali,
sindacali e sociali in genere, culturali.
Ma si sta perdendo questo tempo perché la strada del rigore non porterà
“al necessario riequilibrio della sua (europea) economia”. E, soprattutto non
porterà a “realizzare l’auspicata combinazione di riforme, aggiustamento e
pronto ritorno alla crescita” piuttosto “la strada prescelta sembra
annunciare … anni di lacrime e sangue”. Si chiede Wolf “Funzionerà?”. E si
risponde “Ne dubito fortemente. Nella migliore delle ipotesi, possiamo
aspettarci un percorso molto accidentato”.
Al di là della rilevanza economica, sociale e politica delle opinioni
di Martin Wolf, è interessante leggere l’articolo perché racconta l’Affair del
concetto di “disavanzo di bilancio strutturale di uno Stato” sul quale è fondata la nuova intesa tra i partner
Europei. Bene Wolf sostiene che il vero disavanzo strutturale è inconoscibile.
Cioè: la nuova intesa che dovrà salvare l’Europa è fondata sul nulla …
E il “ci risiamo” e i “progetti di sviluppo”? Beh ... appuntamento a
domani mattina per tutti gli uomini di buona volontà ansiosi di ricominciare a
costruire sviluppo.
Pubblichiamo con piacere un commento di Leonardo che ringraziamo. In particolare, il commento - diviso in due tranche per motivi di spazio -, riprende passi dell’articolo di Martin Wolf e del post di Francesco Zanotti ed è riportato in forma di dialogo per meglio comprendere gli interventi dell’autore.
RispondiEliminaPatti di Stabilità (di M. Wolf, Chief Economics Commentator, Financial Times. An authority on globalization, and financial crises).
Wolf: Una follia è fare più volte la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi.
Leonardo:Ok
Wolf: La determinazione della Germania a imporre una camicia di forza finanziaria ai suoi partner non funzionò ai tempi del "Patto di crescita e stabilità". Potrà funzionare con il "Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance", su cui è stato raggiunto un accordo la settimana scorsa? Ne dubito.
Leonardo: Intanto noto che Wolf lavora per una testata britannica e che la UK è contraria, per motivi di natura finanziaria, a questa politica comune di bilancio.
Non totalmente indipendente dunque, il commentatore!
A meno che non faccia anche lui il " doppio gioco..." (per tener buono il popolo tedesco)... se continui capirai quello che intendo.
Wolf: Il trattato è il prodotto di una convinzione che la crisi sia stata causata dalla mancanza di disciplina di bilancio, e che la soluzione potrà venire da una maggiore disciplina. Ma la disciplina di bilancio non è tutta la verità, neanche lontanamente . E l'applicazione rigorosa di un'idea così infondata è pericolosa .
Leonardo: Come potrà mai essere un'applicazione rigorosa se per definizione non si può stabilire con certezza cosa sia un disavanzo strutturale? (Poi ,se la verità è tutt’altra perché non ce la dice?).
Wolf:[...]Da un punto di vista economico è logico prendere come riferimento non il disavanzo effettivo , ma il disavanzo corretto in base alla congiuntura. (Leonardo = disavanzo strutturale?). Ma quello che per la scienza economica è un miglioramento comporta una minor precisione: nessuno sa che cos'è un disavanzo strutturale.
Leonardo: Ma non c’era bisogno che Wolf ce lo dicesse! Lo sappiamo bene che tutto questo rigore non ha senso! Quello che non capisco allora è perché si lamenta dell’inapplicabilità del parametro prescelto (cioè: che il disavanzo di bilancio strutturale di uno Stato membro non deve eccedere lo 0,5% del prodotto interno lordo). E’ proprio questo il trucco: i Tedeschi paghino (e restituiscano i grandi vantaggi che l’Euro ha dato alla loro economia, e il popolo(Tedesco, Olandese, ..ecc Nordico) si accontenti del pareggio di bilancio strutturale..! Così non perdono la faccia! La Merkel, gran doppiogiochista, prima ha voluto Draghi e le sue politiche a Francoforte, ora deve dare un contentino (ma solo formale ai suoi elettori). Altrimenti oltre al presidente della Germania fanno saltare anche lei.
[Seconda parte del commento di Leonardo]
RispondiEliminaZanotti: La conclusione del suo articolo è che la BCE, fino ad ora è riuscita a far guadagnare tempo alle classi dirigenti Europee.
Leonardo: Mi sembra già un bel risultato.
Zanotti: Aggiungo io: non solo alle classi dirigenti politiche, ma anche alle finanziarie, imprenditoriali, sindacali e sociali in genere, culturali.
Leonardo: Ottimo.
Zanotti: Ma si sta perdendo questo tempo perché la strada del rigore non porterà “al necessario riequilibrio della sua (europea) economia”.
Leonardo: Infatti, secondo me, è proprio questo il trucco: questo accordo ha reso impraticabile (per mancanza di definizione precisa) il pareggio di Bilancio . Dunque nessun rigore ma solo buon senso (speriamo!!) Speriamo invece che il tempo venga sfruttato a dovere! E siccome la solidità dell'Euro e dell' EUROPA è attualmente NELL'INTERESSE degli USA, qualche possibilità ce l'abbiamo.
Zanotti: E, soprattutto non porterà a “realizzare l’auspicata combinazione di riforme, aggiustamento e pronto ritorno alla crescita” piuttosto “la strada prescelta sembra annunciare…anni di lacrime e sangue”.
Leonardo: Sono più ottimista sempre che al governo ci siano persone con piedi per terra e con tasche non avide.. ma soprattutto che gli elettori siano consci di quali sono i loro diritti e i loro interessi. E che si facciano rispettare dai politici.