giovedì 8 marzo 2012

Il ”Ci risiamo” …

di

Francesco Zanotti





Ieri ho proposto il resoconto di uno splendido articolo di Martin Wolf che sul Sole 24 Ore ha dichiarato che il disavanzo strutturale di bilancio, su cui si fonda la nuova intesa tra i Partner Europei, è inconoscibile. Quindi sostiene che tale accordo è fondato sul nulla.

In quel resoconto ho promesso che, ispirato a quell’articolo, avrei proposto due commenti. Il primo avrebbe riguardato i “Ci risiamo”.

Ecco rispettata la promessa: i “Ci risiamo”.

A conferma della tesi di Wolf che con gli accordi fondati sul nulla non si va lontano, ci sono i “Ci risiamo”.

Ci risiamo perché la sua analisi non ha ricevuto uno straccio di commento. Innanzitutto, non l’ha ricevuto da parte di un Governo che di quell’accordo tra Partner Europei fa un simbolo del nostro ritrovato prestigio internazionale. Poi, non l’ha ricevuto dalle “parti sociali” che devono subire i dictat del Governo. Non l’ha ricevuto dagli economisti da prima pagina che devono difendere come “scienza” una economia che ad una scienza non somiglia neanche.

Ci risiamo continuamente con le ristrutturazioni del debito delle imprese. Nessuno ne parla, ma è a tutti evidente che i sempre più numerosi processi di ristrutturazione del debito finiscono, invece che con il miglioramento della situazione debitoria, con il generare le condizioni per una catena di successiva ristrutturazioni, una più pesante dell’altra.

Ci risiamo con il problema greco. Una mega ristrutturazione che rispetta la legge delle ristrutturazioni. Ognuna crea le condizioni per la successiva più grave e più pesante.

Ci risiamo con i “no” (dalla TAV a decine di altre opere)  che sembrano l’unica forma possibile di partecipazione sociale, di democrazia sostanziale.

Ci risiamo con il richiamo retorico alla cultura che si concretizza solo nella proposta di valorizzazione del nostro passato. Per carità, passato glorioso. Ma è frustrante che nessuno creda che si possa costruire un presente altrettanto glorioso. Possibile che non si possa costruire un’altra economia, ad esempio?

Tutti questi ci risiamo chiedono a gran voce che si parli urgentemente di progetti di sviluppo alti e forti … Come proverò a fare domani.

1 commento:

  1. Sono daccordo.
    Sulle ristrutturazioni è come se fossimo in mano ad un macabro medico che campa fin quando ci sono malati e invece di guarirli si ingegna per farli stare sempre peggio. O forse la realtà è ancora più "macabra": è l'unica cosa che sanno fare... e non se ne rendono conto.

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