mercoledì 15 febbraio 2012

Riforme strutturali o conoscenza?


di
Francesco Zanotti


Conoscenza prima di tutto!
Infatti le riforme strutturali creano le condizioni perché le imprese possano non avere eccessivi “lacci e lacciuoli”. E, quindi, non giocare il gioco della competizione con una palla al piede.
Ma la crisi non la si risolve facendo meglio (con più qualità e a meno costi) i prodotti di sempre ed erogando gli stessi servizi di sempre con meno arroganza e burocrazia. Ma la si risolve costruendo una nuova società. Un sistema di prodotti e servizi che siano ologrammi di una nuova società. Come lo fu per la cinquecento che non ebbe successo perché aveva prestazioni superiori o costi inferiori a quelli dei concorrenti … che, per altro, non esistevano. Ma perché era la concretizzazione, accessibile, del sogno di una nuova società.
Oggi dobbiamo immaginare una nuova generazione di prodotti-cinquecento (anche servizi ovviamente).
Come fare a supportare una nuova generazione di imprenditori ad immaginare questa nuova generazione di prodotti e servizi capaci di costruire una nuova società (ed una nuova natura) per uomini nuovi? Beh fornendo agli attuali imprenditori nuova conoscenza.
Nuovi punti di vista, capaci di allargare il loro sguardo e le loro speranze. Nuovi modelli e nuove metafore come risorse chiave per aumentare la loro capacità progettuale. Nuove tecnologie (che possono derivare solo da una nuova scienza) e nuovi linguaggi per progettare, produrre ed efficacemente raccontare la nuova generazione di prodotti e servizi.
Una nuova conoscenza per dare un’anima nuova ad una nuova generazione di imprenditori che imitino le generazioni di imprenditori del passato nell’audacia, nel coraggio, nella passione.
Una nuova conoscenza che si concretizzi in metodologie di nuova generazione di valutazione e progettazione strategica.
Amici tutti di questo blog andate a raccontare in giro la differenza tra il cercare di supplire alle debolezze progettuali attuali (cosa impossibile) e fornire conoscenze per generare una nuova progettualità imprenditoriale (l’unica cosa che può farci uscire dalla crisi e generare un nuovo sviluppo etico ed estetico)!

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