lunedì 30 gennaio 2012

E se cercassimo di cavalcare asini che volano nel tempo?


di
Francesco Zanotti

Così superiamo d’un balzo il periodo di crisi e potremmo farci lasciare dagli asini in un tempo dove lo sviluppo è rigoglioso …
Ho scritto una sciocchezza, ovviamente. Ma, anche se non può essere una strategia di sviluppo (usare asini che volano), però mi sembra una buona metafora di quanto sta accadendo. Stiamo tentando di superare la crisi con strategie che sono altrettanto… impossibili.

La prima banale riflessione è che ascoltiamo cose contraddittorie senza reagire. Una sola citazione. Non si può sostenere, contemporaneamente, che ora tocca all’Europa fare la sua parte e che, se questo non accade, la crisi non si risolve e, poi, sentire un ministro (Catricalà) dichiarare bel bello che le “liberalizzazioni” porteranno, da sole, in due anni ad un aumento di 1,5% del PIL. Porteranno ad un aumento del PIL anche se l’Europa non fa nulla? Per esempio anche se l’Europa non sculaccia più forte di noi quei poteri forti che sono contro tutti noi .. Forse anche contro se stessi?
Aspettando Godot ... la commedia dell’assurdo …

Una riflessione più profonda...
... stiamo sostenendo che per risolvere la crisi sia necessario scomparire. Infatti: meno spese dello Stato, meno tasse, più produttività. Chi non sottoscriverebbe? Ecco spero che non sottoscriva nessuno. Se si va lungo questa strada non si può che avere come traguardo zero spese, zero tasse, produttività infinita. Infatti quando aumentiamo l’efficienza complessiva, anche gli altri paesi e le altre imprese faranno altrettanto. E, così, saremo costretti a rincorrere riduzione dopo riduzione.
Torno agli asini che volano. Ma che mondo immaginiamo? Un mondo dove gli oggetti si fabbrichino da soli, pochi disperati dipendenti statali garantiscano servizi a tutti e noi davvero passiamo il nostro tempo a viaggiare su asini che volano nel libero ciel del far nulla?

L’ultima riflessione che mi porta ad una conclusione. Si prevede che le liberalizzazioni faranno risparmiare ad ogni “consumatore” (parola orribile che indica quanto ancora siamo legati alla economia come industria dei beni di largo ... consumo, appunto) 400 Euro. Io credo non servano obiettivi di risparmio. Per risparmiare 400 devo prima guadagnare. Io credo che occorra qualcosa da darsi come obiettivo che ogni cittadino (che non deve consumare, ma usare, forse anche valorizzare e poi restituire alla natura) guadagni mille Euro in più nel prossimo anno.

Signori dobbiamo riattivare la progettualità in modo da creare domani mattina una, mille, centomila, Apple, invece di cominciare davvero a credere, a sperare che gli asino volino …

Nessun commento:

Posta un commento