Ieri (23 dicembre 2010) è stata approvata la Riforma dell’Università ed è stato siglato l’accordo per Mirafiori (con esclusione della FIOM). Purtroppo nessuno collega i due fatti. Una buona parte degli italiani li considera risultati importanti. L’altra parte è pronta a combatterli. Ovviamente, dopo la tregua del panettone che garantirà il giusto riposo sia ai siglatori ed approvatori sia ad oppositori.
Io credo, invece, che i due documenti (la riforma e l’accordo) abbiano radice nella stessa cultura, oramai superata. Una cultura che genera ideologie povere che si contrappongono. Una cultura che genera, quindi, conflitti, invece che progressi, una cultura che dobbiamo superare il prima possibile.
Qualche flash …
La Riforma dell’Università parla del colore e della disposizione delle sedie e non dello spettacolo che si tiene sul palcoscenico. Parla della struttura burocratica dell’Università e non della conoscenza che si insegna e della ricerca che la sviluppa. Parla del “merito” quasi come se finalmente si fosse riusciti a sconfiggere la banale cultura egualitaria. E non si accorge che sia il merito sia l’egualitarismo sono frutto della stessa visione dell’uomo e della società: una visione da superare quanto prima. Quella stessa visione che sta ispirando una ricerca ed una conoscenza ancora pervicacemente riduzionista …
Non riesco a sintetizzare il mio pensiero in un post. Anche perché, prima, vorrei rifletterci meglio e scrivere idee più ponderate, più chiare …
Allora, inizieremo un lavoro di ricerca che ci porterà, alla fine della tregua panettone, ad aver messo in migliore ordine teorico e a raccontare con migliore scioltezza comunicativa i pensieri di questo post.
Auguri a tutti e appuntamento al 10 di gennaio. Chi volesse contribuire alla nostra ricerca, sa dove trovarci.
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