venerdì 26 giugno 2009

Meno male che Silvio c'è ...



Meno male per amici e nemici …
Così possiamo tutti insieme appassionatamente superficializzare …
Insomma … immaginate che Silvio non ci sia.
Allora, tutti insieme, nemici ed amici, dovremmo metterci a capire la complessità del reale e progettare il futuro. Dobbiamo sforzarci di capire come sta davvero la situazione economico-finanziaria e quale nuova economia e finanza vogliamo. Che tipo di stato sociale, che tipo di istituzioni locali, nazionali ed istituzionali. Poi, ancora, così citando in ordine sparso … quale ricerca, quale scuola, quale visione del mondo … Magari dovremmo anche cercare di capire a cosa serve tutta la conoscenza (modelli, metafore, linguaggi per capire la realtà), che si è sviluppata negli ultimi tre secoli e che giace totalmente inutilizzata …
Ma, invece, davvero, Silvio c’è.
Allora, senza sentire e vivere la fatica dell’approfondimento e del progetto, i nemici possono dare addosso a Silvio. Conflitti di interesse, reati economici e veline: tutto buttato nel grande calderone della invettiva.
E gli amici possono gridare al complotto. Il tutto alla presenza di un Berlusconi che candidamente dice: io non cambio. Piaccio così agli italiani! Bonariamente fregandosene delle esigenze di cambiamento epocale e continuo che deve impegnare persone, imprese, attori sociali e politici e Istituzioni. Tranquillamente tranquillo di non doversi curare di tutta la conoscenza che è stata sviluppata e giace sprecata.
Tra amici e nemici, Silvio benedicente, i dibattiti mediatici possono continuare a svilupparsi con i soliti vociari convulsi, paroloni sbattuti in faccia gli uni agli altri, conduttori furbescamente ammiccanti, alla ricerca del modo per mettere il più in imbarazzo possibile questo o quello, amico o nemico di Silvio.
Meno male che Silvio c’è….

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