tag:blogger.com,1999:blog-5488339007103239881.post6525229204665536203..comments2022-04-03T10:32:48.247+02:00Comments on Balbettanti Poietici: Una nuova conoscenza per una nuova società …lucianohttp://www.blogger.com/profile/00811340593016815703noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-5488339007103239881.post-77217365796639889922012-05-27T11:19:31.864+02:002012-05-27T11:19:31.864+02:00Mi par di capire che alla base si pone un problema...Mi par di capire che alla base si pone un problema di conoscenza, che posso dire di condividere. A mio avviso le sue origini affondano in quel modo particolare di intendere il rapporto col mondo inaugurato con l'astrazione di tipo logico-matematico tipica delle scienze. E mi riferisco a tutte le forme di conoscenza che (lo dico semplificando) attingono dal reale alcuni dati, costruiscono con essi un modello logicamente coerente e si applicano ad indagarne le strutture e i rapporti di ogni parte. Tale modello, una volta confermato e verificato che "funziona", viene assunto come spiegazione e strumento di elaborazione/trasformazione della realtà d'origine, la quale paradossalmente viene "modellata" secondo le possibilità, le strutture e le configurazioni consentite dal modello. <br />In questo operare proprio delle forme tecno-scientifiche, non solo si attua una riduzione (ed un progressivo impoverimento?!) della realtà d'origine (la natura e la complessità del mondo), ma c'é anche un'azione filtrante/selettiva all'inizio di ogni conoscenza, per cui il dato reale viene osservato e restituito attraverso le "lenti" dell'astrazione logica propria di ogni particolare scienza: il resto viene espulso, come se non esistesse. Ancora di più: c'é anche un effetto frantumante dell'unità complessa del reale, e di isolamento settorializzante che, rifluendo con enorme vigore da tali spazi astratti delle conoscenze scientifiche, sugli spazi di vita reale delle nostre città e nei territori, crea grovigli intricatissimi e lascia il segno di un immenso, enorme disordine: lo stesso disordine e disorientamento profondo, esistenziale, che oggi c'é nell'animo di ogni uomo che pensa e si interroga, purtroppo lasciato culturalmente solo a fronteggiarlo.<br />Sia chiaro che non ho nulla contro le scienze, e ritengo che siano una preziosa e grandiosa conquista dell'umanità, ma é la nostra cultura che deve ancora digerire il loro portato reale e sospingerle a misurarsi con tale portato: non lasciarsi impropriamente ed acriticamente condurre da esse, perché non sanno e non possono farlo, non son nate per questo compito.Anonymousnoreply@blogger.com