di
Francesco Zanotti
Presidente ApEC
Nell’ultimo numero dell’inserto
“La lettura” del Corriere vi sono pagine dedicate al confronto tra Fede e
Scienza. Ho letto, mi è sembrato un dibattito serio anche se un po’ astratto. Poi,
ho saputo del libro di Eduardo Boncinelli e mi sono letteralmente
scandalizzato.
Il titolo del libro è “Contro
il sacro. Perché le Fedi ci rendono stupidi.”.
Passi il titolo offensivo
per i credenti: che ci volete fare …
Ma la cosa che mi ha, appunto, scandalizzato è che Boncinelli chiama a testimonianza la Scienza per dare degli
stupidi ai Credenti. Ma la scienza di cui parla è una scienza tutta sua. E’ la
scienza che egli conosce e che scambia con la scienza esistente. Ma non è così.
Il lettore mi lasci dettagliare.
La prima cosa da dire è che
un Credente non è un dimostrante. Non pretende di saper dimostrare
razionalmente l’esistenza di un Dio. Quindi, non cerca di convincere chi non è
credente. Mentre un ateo è un “dimostrante in servizio permanente effettivo”. Vuole
a tutti i costi dimostrare che Dio non esiste. E si arrampica su tutti gli
specchi che trova per riuscirci. Nel caso di Boncinelli fino all’insulto.
Premesso questo, arriviamo
alla scienza.
Devo riprodurre un passo del brano del libro "incriminato" per spiegare perché sostengo che la scienza che Boncinelli chiama a testimone è una scienza tutta sua.
Devo riprodurre un passo del brano del libro "incriminato" per spiegare perché sostengo che la scienza che Boncinelli chiama a testimone è una scienza tutta sua.
A pag. 35 si legge “Qualcuno
che vuole apparire più moderno, ma che non sa rinunciare a una visione
progressiva e direzionale dei fenomeni evolutivi, invoca fantomatici processi
di autopoiesi, di auto-organizzazione o di una non meglio definita spinta
naturale verso una complessità biologica crescente. Di tutto questo non c’è
alcuna evidenza e, soprattutto, non vi è alcun bisogno. I meccanismi a base dei
processi evolutivi sono chiari. Sono il progettista e il supervisore a mancare.”.
Che dire? Che queste affermazioni
sono un coacervo di confusione. Innanzitutto chi parla di sistemi autopoietici
e di auto-organizzazione, per definizione, esclude che vi sia un progettista o
un supervisore. Se per qualcuno di loro Dio esiste, non è certo né progettista,
né supervisore.
Poi i processi di autopoiesi
e di auto-organizzazione hanno così rilevanti evidenze scientifiche che solo evoluzionisti
ideologici (che parlano di evoluzione solo perché questa sembra a loro uno strumento
per negare che Dio esiste) possono negare.
Oltre ai processi autopoietici
vi sono anche i processi emergenti frutto di rotture di simmetria ... fa male
anche solo il pensare di continuare. Caro amico Boncinelli, il riduzionismo
dell’Ottocento è passato …
Cito una citazione di Massimo
Piattelli Palmerini nel suo ultimo libro “Il nono giorno della creazione”. Anche
il prof. Piattelli Palmerini è ateo dichiarato, ma non usa la scienza per sostenere
il suo essere ateo. Egli cita una frase del Prof. Leonid Kruglyak che su “Nature”
(non una rivista di qualche setta religiosa) aveva scritto nel 2010 “E’
possibile che vi sia qualcosa che assolutamente non comprendiamo, qualcosa che
è così diverso da ciò che ora stiamo pensando che non ci stiamo neanche
pensando”. Prof Boncinelli, non è vero che i meccanismi a base dei processi
evolutivi sono chiari.
Prof. Boncinelli, spingiamo
i giovani ad andare molto al di là di quello che le nostre vite fino ad oggi ci
hanno permesso di fare. Non pensiamo di consegnare loro una verità completa sostenendo
che si dovranno occuparsi dei dettagli. Sono più di cento anni che la scienza
ha capito che tutte le volte che si è illusa che “basti sistema qualche decimale”
ne è nata una rivoluzione.
E, poi, se qualcuno di
questi giovani vuole sperimentare una Fede, non diamo loro degli stupidi perché
non accettano i nostri rifiuti.